Alcuni mi hanno spesso scritto chiedendomi di dire la mia ca. il sistema preferito, e su cosa consigliassi personalmente a quanti volessero utilizzare delle alternative a Microsoft Windows. Che Windows sia il sovrano incontrastato a livello mondiale è indiscutibile, la sua posizione desktop oscilla tra il 90 – 94% dei PC, quindi per quanto i restanti rosichino e se la matematica non è un’opinione, cifre cantano.
Un aspetto indispensabile affinché un sistema alternativo possa sperare di impensierire seriamente Microsoft è sì l’aspetto sicurezza e bla bla bla, ma anche usabilità, funzionalità, disponibilità di software alternativo valido alle applicazioni proprietarie oggi disponibili per la piattaforma Windows incluso, il lato ludico. E per quanto spesso legga per il web commenti infuocati contro Windows, sono dell’avviso che abbandonare un sistema proprietario per gettarsi in un altro a mio avviso, non sia proprio il massimo.
Degno di nota è ad esempio il tempo occorso all’hacker Miller, per conquistare un sistema Mac OSX 10.5.2, ovvero due minuti. Questo è quanto avvenuto in occasione dei tre giorni della conferenza CanSecWest 2008 sulla sicurezza a Vancouver. Nell’occasione, venivano confrontati tre sistemi operativi ovvero: Mac OSX 10.5.2, Vista SP1, Ubuntu Linux 7.10.
Nel dettaglio
Il primo giorno nessuno dei partecipanti ha avuto successo, mentre il secondo appena avuta l’occasione di dettare delle direttive, sono bastati due minuti e il browser safari di Apple e una pagina contenente un exploit per conquistare il sistema Mac in soli due minuti. E Windows Vista? Tranquilli anche lui ha dovuto capitolare ma, al contrario del sistema della Mela, è caduto il terzo giorno e a causa di una vulnerabilità sconosciuta a carico di Adobe Flash. Il vincitore assoluto tra i tre, s’è rivelato invece Ubuntu 7.10, che non ha voluto saperne di mostrare il suo tallone d’Achille entro i tre giorni a disposizione. Invulnerabile?
Neanche per sogno, non esiste un sistema invulnerabile ma, migliorabile sicuramente. Per maggiori dettagli vedasi DVLabs.
Che poi Windows Vista abbia potuto deludere le aspettative dei più è assodato, ma tuttavia va anche detto a onor del vero che ha introdotto delle novità non trascurabili sotto l’aspetto della sicurezza e non solo, se messo a confronto coi suoi predecessori. Resta il fatto che Microsoft se la sarebbe tuttavia potuta risparmiare questa ennesima figuraccia, ma avrebbe dovuto terminarne la sua realizzazione prima di proporlo al pubblico, anziché utilizzarlo come test da laboratorio. Non per nulla si vocifera che il rilascio del nuovo Windows 7 possa avvenire tra il 2009 e il 2010 e questa, la dice lunga!
Tuttavia sono da evitarsi come la peste, gli estremisti in stile Winzozz – Windows$ ecc. Quanti si arrogano con presunzione di poter consigliare radicalmente l’adozione di questo o quello, mostrano immancabilmente poca obiettività e cognizione di causa. Che lo si accetti o meno, sia Windows che Mac o Linux, hanno tutti e tre dei punti di forza e di debolezza in maniera diversa ma tali da poter influenzare soggettivamente in base alle proprie esigenze. Linux in questi ultimi anni ha si fatto passi da gigante in ambito desktop tanto da star attirando sempre più utenti di questo sterminato bacino, ma sono necessari ulteriori miglioramenti in ambito di usabilità. La frammentazione in numerose distro (distribuzioni) è a mio avviso un punto debole e quindi a suo sfavore, poiché dispersivo di forze lavoro, tanto da aver ritardato paurosamente a tutt’oggi la sua competitività in ambito home users.
Comunque malgrado ciò, Linux è a mio parere la reale futura alternativa degna d’essere presa in considerazione, e da sostenere con forza. Alternativa non significa gratuito a 360°, non tutto è o potrà essere disponibile senza sborsare alcunché, soprattutto in ambito d’applicazioni proprietarie come prodotti di punta Adobe che restano al momento incontrastate nel campo professionale.
Alternativa a Microsoft Windows, non significa un ulteriore sistema operativo proprietario su macchine proprietarie dal costo eccessivo, ma offrire un sistema che lasci all’utente la libertà di utilizzarlo su una macchina assemblata secondo il gusto e necessità personale oltre che alle possibilità economiche. E quindi qual è il mio consiglio?
Scegliete ciò che più si adatta alle vostre esigenze senza farvi influenzare dalle mode altrui, e siate di mente aperta. Non dimenticando che più un sistema andrà diffondendosi, e più cresceranno le minacce in ambito di sicurezza e vulnerabilità. E quindi, più un bacino sarà ricco di utenti, tanto più saranno attratti ladri di dati sensibili e quant’altro. E per quanti non lo sapessero o lo avessero dimenticato, è forse il caso di rammentare dove e per colpire chi nacquero i temibili rootkit successivamente poi sconfinati nel mondo Windows.
Comunque sia, qualsiasi sistema scegliamo di adottare vigono sempre le regole del buon senso nell’utilizzo, per non incappare poi in spiacevoli sorprese.
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