Nella giungla degli strumenti dedicati all’ottimizzazione degli Smartphone, diventa impresa ardua per l’utente districarsi sulla scelta del così detto: migliore.
Ma è realmente quella migliore la scelta fatta o semplicemente, è un qualcosa di autoindotto?
Un aspetto che spesso sfugge ai più è che se hai per risparmiare acquistato un dispositivo con 1 o 2 GB di RAM, quel 1 o 2 rimarrà pur sempre tale. Strumenti di terze parti così detti manutentori/ottimizzatori in realtà, non faranno altro che sottrarre ulteriormente memoria preziosa.. già scarsa in partenza.
Un po’ come la ragazza con la minigonna che quando seduta, hai voglia a tirare a sinistra o destra che tanto, sempre corta resterà e non oltre coprirà. 😀
Cosa poi da tenere sempre in mente è che quel fantomatico gratuito in realtà altro non è che: il solito specchietto per le allodole, ideato per invogliare all’acquisto di funzioni Pro. E tutto questo soltanto per lo sblocco di un qualcosa che, il più delle volte farà più danni che non altro.
Danni? Sì, danni!
Molto spesso infatti dietro a quell’utile applicazione salva risorse, potrebbe celarsi anche del malware (software dannoso) mettendo così a rischio privacy e dati. Per non parlare del fatto che agendo indiscriminatamente su processi vitali per il sistema chiudendoli forzatamente, porterebbe sicuramente ad effetti destabilizzanti.
Non dimenticare poi che quando non t’è richiesto alcun pagamento allora sappi che, il prodotto.. sei tu. Come nello stile dei social, tra cui Facebook.
Onestamente: pensi realmente che Zuckerberg abbia sprecato il suo tempo, per servirti una piattaforma bella e pronta per postare i tuoi spesso discutibili autoscatti senza guadagnarci nulla? Il signorino di Facebook infatti, racimola milioni di dollari l’anno grazie alla pubblicità che ti rifila. Spiando le tue abitudini e tracciandoti in ogni cosa e dove, sino nei tuoi messaggi privati scambiati grazie a notissime applicazioni d’uso quotidiano.
Non ci avevi pensato, ammettilo.
Tornando in tema.. stessa cosa vale poi per la gestione dello spazio occupato sulla memoria interna del dispositivo. È davvero necessario servirsi di strumenti esterni, per gestire la spazzatura temporanea?
I pareri potrebbero divergere ma, a mio avviso: no!
Essere curioso
Ti spiego: hai mai provato ad andare davvero oltre nel contenuto del tuo dispositivo, curiosando per scoprire quanto offerto dal produttore? In caso affermativo bene, in caso contrario, non è mai troppo tardi per iniziare a farlo.
In questo articolo, t’illustrerò quell’indispensabile ed efficace strumento di manutenzione, già incluso nel tuo dispositivo.
Nota: in base al dispositivo in tuo possesso, le immagini ed indicazioni potrebbero ovviamente divergere. Indipendentemente dalla marca, cerca comunque nelle impostazioni per trovare quanto reso disponibile dal produttore.
Indice
- Essere curioso
- Avviare lo strumento manutentore
- Batteria
- Modalità prestazioni
- Memoria RAM
- Memoria d’archiviazione
- Protezione minacce
Avviare lo strumento manutentore
Per iniziare, effettuando una strisciata dall’alto dello schermo verso il basso, ti si aprirà la barra di stato contenente le icone di notifica.
Fatto ciò, non dovrai far altro che accedere nelle impostazioni del dispositivo pigiando sul simbolo dell’ingranaggio per ritrovarti così, nelle opzioni disponibili incluso lo strumento trattato.
A questo punto, ti ritroverai nel riepilogo del livello di degrado delle prestazioni del dispositivo, oltre alla possibilità d’ottimizzarlo immediatamente. Tuttavia, se vorrai incidere più efficacemente puntando sulle opzioni mirate singolarmente, avrai la possibilità di agire; su quelle applicazioni ingorde di risorse ed energia (preferibilmente da disinstallare se non usate ed essenziali per te).
Questo, per essere sicuro di mantenerle effettivamente inattive, quando non necessarie.
Batteria
Pigiando alla voce “Batteria” avrai la possibilità di scoprire quelle applicazioni così dette più o meno avide, e agire di conseguenza ponendovi rimedio.
Dall’immagine potrai notare due voci utili quali: “Applicazioni non monitorate” (lista delle applicazioni che per impostazione predefinita, sono lasciate libere di consumare tutta l’energia necessaria) e “Applicazioni sempre in modalità di sospensione” (lista dove potrai aggiungere applicazioni non necessarie e che non desideri consumino energia, inutilmente).
Facciamo un esempio: ammettiamo che tu abbia installato un navigatore e che da chiuso o presunto tale questi, resti in realtà sempre attivo consumando non solo energia ma probabilmente; invii dati dell’uso che ne fai.. al produttore.
Capirai quindi che a parte il comportamento anomalo (il navigatore non dovrebbe attivarsi senza un’azione diretta da parte tua) ovviamente, o lo si metterà nella lista del “sempre in modalità di sospensione” oppure, lo si disinstallerà.
Il succo del discorso comunque è che si deve prestare sempre la massima attenzione, circa la serietà ed affidabilità d’un produttore e le sue applicazioni. Ciò è fondamentale per la tutela della tua privacy, ed integrità del dispositivo.
Modalità prestazioni
In questa scheda il dispositivo per impostazione predefinita, è impostato su ottimizzata.
Per l’uso quotidiano tale impostazione consente al dispositivo, di espletare le proprie funzioni multimediali senza gravare tuttavia eccessivamente sulle risorse hardware ed energetiche.
Mentre nelle impostazioni che vanno dal gioco allo svago alle alte prestazioni, il dispositivo sarà spremuto al massimo per fornirti un’esperienza al top delle sue capacità ma al costo di un repentino esaurimento, della carica energetica (vero tallone d’Achille).
Memoria RAM
Random Access Memory ovvero: memoria d’accesso casuale (memoria volatile).
Per dirla in parole semplici.. è la memoria a breve termine del tuo dispositivo.
Ricordi quanto scritto nella mia introduzione in merito al s’è già scarsa in partenza, ben poco si potrà fare per migliorare la situazione? Su questo punto, spero sia almeno chiaro che al giorno d’oggi, è sconsigliabile acquistare dispositivi con meno di 4 GB di RAM. Meglio abbondare insomma, per non pentirsene poi.
Tornando all’ottimizzazione, nel mentre gli strumenti di terze parti possono agire indiscriminatamente anche sui processi di sistema, quello dedicato (del produttore del tuo Smartphone) è chiaramente concepito per agire con perizia e cognizione.
Ovvero: termina esclusivamente tutto ciò che non è parte di processi essenziali, e quindi non indispensabili per il corretto funzionamento del tuo dispositivo.
Comunque, anche tu potrai fare sicuramente la tua parte! Come? Non installando inutili applicazioni che il più delle volte, si rivelano delle zavorre avide di risorse.
Memoria d’archiviazione
Quale metro usare invece per capire, se un’applicazione è davvero indispensabile?
Semplice!
Tutto ciò che non usi quotidianamente o al massimo settimanalmente, è solo un inutile peso. Valuta e se è il caso, rimuovi.
Anche perché, benché la memoria fissa (quella in cui installi, conservi foto, video e musica) al principio potrebbe apparirti inesauribile e pur estendendola con una scheda SD, richiederebbe pur sempre un minimo di autocontrollo per non esaurirla nel tempo.
Per ultimo eliminando vecchie chat e/o svuotando se necessario dalla memoria d’archiviazione la Cache (memoria veloce) delle applicazioni come Facebook, WhatsApp e simili, si libererebbe una quantità di spazio non indifferente.
Per far ciò: Impostazioni> Applicazioni> ed in seguito cliccando sull’applicazione cui desideri svuotare la Cache seleziona “Memoria Archiviazione” e successivamente “Svuota Cache”.
Bada tuttavia di non eliminare quella Dati a meno ché, tu non voglia ripristinare l’applicazione riportandola alle origini ovvero: come appena installata. Tale azione infatti, cancellerà irrimediabilmente tutto il contenuto dalle applicazioni. Immaginati quindi, cosa accadrebbe con quelle di messaggistica tipo WhatsApp e simili, in assenza d’un backup.
Protezione minacce
S’è pur vero che il sistema di sicurezza integrato sia deficitario nella protezione attiva lato browser e simili, si rivela tuttavia utile per l’individuazione per scovare potenziali contenuti malevoli sul dispositivo.
Come per i computer comunque, anche sui dispositivi mobili consiglio tuttavia l’utilizzo seppur in modalità gratuita, di strumenti tipo Malwarebytes. Eccellente alleato, per assicurarsi che l’anti-virus integrato stia non solo lavorando bene ma al contempo, sopperisca alle ovvie carenze.
In conclusione: sia l’ottimizzazione che il riavvio regolare del dispositivo, possono comunque essere pianificati perché avvengano in automatico consentendoti così, di avere un dispositivo sempre al top senza dovertene preoccupare in prima persona.
Più facile e chiaro di così!
Fondatore del sito NavigareSicuri.it e divulgatore informatico per rispondere ai molti quesiti, con semplicità. Passione e dedizione, sono sicuramente qualità imprescindibili.